elazione Presidente Auser regionale Nicola Zaccardi Assemblea regionale 28 febbraio 2014

Poche parole sulla situazione di carattere generale che in questi giorni è in evoluzione essendoci un nuovo Governo con un programma , a parole ,  di tutto rispetto , il contesto rimane  quello che riguarda la crisi economica , i tagli che sono stati inferti ai fondi per le politiche sociali a tutti i livelli  , il problema della disoccupazione ed il dramma dei giovani , il lavoro immane che il volontariato si deve accollare .

Nelle dichiarazioni del nuovo Presidente del consiglio non mi pare siano  considerati  prioritari e degni di una  una attenzione maggiore , i problemi delle persone  più fragili e tutta la partita del welfare fatto a pezzi negli ultimi anni  . Giudicheremo anche questo Governo , come abbiamo fatto più volte per gli ultimi esecutivi   , dai fatti concreti .

Fornire assistenza alle persone che ne hanno necessità non è un lusso è una scelta politica e anche umana dalla quale si desume se un governo è progressista o meno .

 

Questa Assemblea , rimandata 2 volte ( La prima per cattivo tempo l’altra per non intralciare le assemblee –SPI)  coincide con la fase congressuale della CGIL   esattamente tra la fine dei congressi di lega e l’inizio dei congressi provinciali SPI .

Siamo convinti di aver dato un contributo specifico al dibattito svolto in molte assemblee e nei congressi di lega  oltre ad offrire alcuni spunti per i congressi provinciali e regionale che si svolgeranno nei prossimi giorni.

Anche per questa ragione abbiamo invitato anche i segretari provinciali dello SPI .

Dopo l’Assemblea regionale  ci sarà da parte nostra un’intenso lavoro a livello locale dove il progetto sociale completerà il ciclo e tornerà  indietro sottoforma di proposte dal basso , praticando quella circolarità che da tempo annunciamo .

Abbiamo dedicato 2 direttivi e alcune riunioni di Presidenza  al nostro progetto sociale e questa assemblea rappresenta un altro passaggio necessario per recepire i progetti  dei territori , le strutture provinciali decideranno come continuare il percorso  fino ai circoli  ed il ritorno con un  progetto arricchito ed articolato .

Con il documento preparatorio (Progetto sociale)  dell’Assemblea nazionale tenuta a Chianciano lo scorso autunno  (che abbiamo diffuso sia integralmente che in versione ridotta)   L’Auser nazionale  ha  meglio delineato il progetto per  diventare Associazione aperta ed attenta ai problemi di tutte le età  , perfezionando le impostazioni  congressuali e  confermando i capisaldi dell’elaborazione precedente , a partire dalle 3 macroaree che vengono confermate e migliorate : Apprendimento permanente ; Benessere salute comunità , Volontariato civico di comunità .

Per ognuna di queste aree abbiamo indicato e votato responsabile  un componente della Presidenza regionale che a sua volta deve costruirsi un gruppo di lavoro per entrare nel merito e partecipare alle riunioni nazionali , promuovere un minimo di attività  .

La discussione dei  prossimi Direttivi regionali sarà impostata anche sul lavoro svolto nelle 3 macroaree .

Anche la relazione del Presidente Costa all’Assemblea nazionale  ha evidenziato alcuni punti che riprenderò perché a mio parere rappresentano l’identità dell’Auser , l’indirizzo  della nostra azione quotidiana ed il lavoro da svolgere nel prossimo futuro :  “Le persone , il territorio , le reti” , attraverso queste 3 direttrici  si salda l’azione dell’Auser ai vari livelli  spostando nel territorio il luogo in cui si concretizzano elaborazione , progettualità  e azione quotidiana .

Volendo fare un parallelo con il sindacato un livello di presidio più vicino ai nostri associati come le leghe o come le vecchie CDLT per la CGIL  .

Per quanto riguarda l’Abruzzo  Ripartiamo da qui , da questa Assemblea ,  per rafforzare le scelte congressuali  e per passare alla fase 2 come abbiamo sottolineato in quella sede.

Fase 2 significa che abbiamo superato la fase di messa a norma dei Circoli sul territorio ed è necessario un salto di qualità nell’elaborazione  e nell’organizzazione affidando al regionale ,ai provinciali ed  ai singoli Circoli il compito di progettare  .

E’ chiaro che alcune delle cose che ci diciamo oggi sono anche un anticipo rispetto alle problematiche organizzative che affronteremo il prossimo anno con la conferenza di organizzazione .

Non quindi un documento che dia indirizzo dall’alto  alla nostra azione ma contributo e recepimento da ciò che proviene dal basso , nella struttura regionale  in quelle provinciali e nei Circoli  che tenga anche conto della elevata progettualità raggiunta dall’Auser  nell’ultimo periodo  e l’impegno di risorse profuso che ci colloca ai primi posti tra le associazioni di carattere nazionale   .

Un  tracciato  , indicato nel documento , che puntualizza obiettivi a medio termine e il percorso , anzi i percorsi , al fine di modellare l’azione di ciascuno  sul territorio perché a situazioni diverse bisogna rispondere con azioni diverse , non esistono ricette valide per tutte le occasioni .

E’  ovvio che non tutti i circoli fanno le stesse cose per quantità e qualità ma come ho detto in altre occasioni ognuno sceglie  il proprio compito da svolgere , è “consentita” un’opera di coinvolgimento che noi facciamo senza sosta per incrementare le azioni di volontariato senza forzature o colonizzazioni culturali ma perseguendo una costante azione di  sensibilizzazione al volontariato   stimolando  una  ridefinizione della Missione stessa che tenga conto di ciò che si muove nella regione e nel paese , all’interno dell’Auser e della società  .

Avevo detto, nell’intervento  all’Assemblea nazionale , che  Bisogna tener conto nell’opera e nell’elaborazione quotidiana  che le Auser che operano nelle regioni  non sono uguali tra loro né per grandezza , né per risorse economiche né per risorse umane ma che anzi risentono di condizioni  geografiche  storicamente  diverse  , così come deve essere chiaro  che anche nelle  piccole realtà come la nostra  convivono inadeguatezze ed eccellenze  queste ultime  spesso non vengono valorizzate , tantomeno socializzate e queste sono due cose che dobbiamo imparare a fare rapidamente  .

Pur non avendo molti iscritti (1700) e circoli (21) Il nostro è un modello in scala che stiamo perfezionando e potenziando  ma che non ha nulla da invidiare in qualità   alle regioni più forti  per quantità  .

In tal senso ricordo a tutti noi che  nell’anno 2013 l’Abruzzo settore cultura conta un bollino verde (TE) , un premio di letteratura (Chieti)  ed uno di fotografia (Sambuceto)  .

Ma ci sono anche  decine di iniziative nei vari settori , di alto livello , si tratta di valorizzare e socializzare la complessiva capacità e fantasia dei gruppi dirigenti dei vari Circoli .

Ripartiamo da qui , da questa Assemblea , per rafforzare le scelte congressuali  e per passare alla fase 2 come abbiamo sottolineato in quella sede

Convocazione Assemblea (2)

 

La persona al centro della nostra azione

Nel manifesto del tesseramento Auser del 2011 lo slogan che racchiude volontariato e promozione sociale ,  era : “Pensare agli altri oltre che noi stessi”. In questa frase è sintetizzata  la missione complessiva dell’Auser .

Bisogna iniziare dalla fase associativa ricreativa che risponde ai bisogni degli anziani della prima fase , in cui è indispensabile la  prevenzione .

Una serie di attività che consentano un  invecchiamento attivo che di solito vanno sotto il nome della promozione sociale qui dicevo la fantasia non ha limiti e giornalmente scopriamo nuove forme di attuate da singoli Circoli , alcuni di carattere prettamente sperimentale ed innovativo .

Dobbiamo lavorare molto per  consolidare e perfezionare le innumerevoli  attività di promozione sociale , per i propri associati ,  che siano nel contempo  propedeutiche ad una seconda fase più complessa   di volontariato praticato  per aiutare gli altri  consapevoli  che questa cosa fa stare  meglio anche chi la pratica

( Come dico spesso : Il migliore invecchiamento attivo lo si pratica facendo volontariato , un’attività che fa sentire utile il volontario )  .

Nel fare ciò dobbiamo  tenere  presente che vi sono  fasi successive e distinte nell’invecchiamento non necessariamente comuni a tutte le persone  . Affrontare bene la prima fase    ( quella che segue il pensionamento)        impegnando le persone in attività di vario genere , significa aiutarli a mantenere un ruolo attivo e prevenire in modo consistente anche le malattie                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            bisogna evitare che la persona si senta inutile , si isoli e cada nella solitudine .

L’Antitodo più efficace è :  la scoperta/riscoperta di interessi di vario genere:  Sport , Cultura ,  Svago ,Cinema , fotografia , teatro ,  ricreazione ed intrattenimento  , turismo sociale , fruizione del patrimonio culturale paesaggistico e culinario  ,  lavoro e formazione intergenerazionale ( antichi mestieri , botteghe scuola già sperimentate in Abruzzo) , gli orti sociali ,  insieme a tante altre iniziative che la fantasia dei nostri iscritti inventa ogni giorno attingendo dai saperi e dalla cultura popolare .

Un’altra attività di cui essere fieri è l’insegnamento della lingua italiana agli immigrati . Iniziata da Pescara una diecina di anni fa , attualmente si è estesa a Teramo ed è appena partita anche a L’aquila e Lanciano , a Chieti è stato sperimentato un coro multietnico .

Quello degli immigrati è un tema a cui dobbiamo prestare il massimo di attenzione essendo loro l’anello più debole della popolazione in Italia , i primi a perdere il lavoro e senza alcuna protezione sociale .

Molti sono fuggiti dalla miseria e dalla guerra in atto nel proprio paese , dobbiamo aiutarli , un aiuto che vada oltre l’insegnamento della lingua , ed aprire anche a loro la strada del volontariato.

Lodevoli alcune iniziative per insegnare agli anziani l’uso del computer utilizzando giovanissimi  studenti come docenti , c’è anche un progetto per uno scambio di insegnamenti : l’uso del computer da giovani ad anziani e l’insegnamento degli antichi mestieri da anziani a giovani .

Dobbiamo valorizzare La naturale socialità , i rapporti  amichevoli e di buon vicinato , esistenti tra gli associati Auser ma anche tra gli iscritti SPI , la voglia  di sentirsi ancora  attivi e utili  migliorando la qualità della vita  .

Quindi da una parte  dobbiamo promuovere tutte queste attività   per prevenire  , dall’altra dobbiamo approntare un congruo numero di volontari per intervenire nei confronti di chi ha bisogni più marcati .

Un minimo di volontariato possono farlo quindi ,  anche i circoli che si ispirano alla promozione sociale .

Filo d’argento è collegato con numero verde  su tutto il territorio regionale ma se ne fa un uso molto limitato ,  piuttosto si preferisce il contatto diretto con volontari e dirigenti sul territorio , arrivano richieste di soccorso anche sul canale del sito web.

Abbiamo 4 automezzi per il trasporto sociale tra cui un pulmino a Barisciano che effettua anche servizio di trasporto per le cure termali .

 

In Abruzzo ¾  dei circoli ha uno statuto di promozione sociale e pertanto esercita un’attività inerente  , il resto si adopera per dare risposta ad una domanda proveniente da singole persone che hanno appunto necessità e bisogni più marcati

Credo che sia questa la filosofia dell’Auser ispirata alla solidarietà , all’inclusione alla consapevolezza che è necessario organizzarsi e socializzare per invecchiare meglio ma anche dare una mano a chi ne ha bisogno .

L’Auser deve diventare il punto di incontro tra chi ha bisogno di aiuto e chi questo aiuto può e vuole darlo  .

Purtroppo non abbiamo convenzioni con i Comuni o altri enti e le risorse sono sempre più scarse , tesseramento e 5 x 1000 sono le nostre uniche entrate ..

I nostri Circoli insieme alle nostre strutture provinciali e regionale rappresentano il primo livello di rete , come dicevamo  ma bisogna completare il lavoro di messa a sistema  che valorizzi e socializzi il lavoro che ciascuno produce .

Conosciamo bene sia i nostri punti di forza che le nostre carenze ma dobbiamo , da qui al prossimo congresso , (in cui dovranno essere sostituiti per fine doppio mandato  gran parte del gruppo dirigente e quindi è fuori discussione un massiccio rinnovamento ) oltre che crescere come numero di circoli e di iscritti costruire una struttura solida che complessivamente sappia interpretare la domanda che proviene dal territorio , in particolar modo , dagli strati più deboli della popolazione

. Non si tratta però di fare la sommatoria di attività ma , come abbiamo più volte affermato , far diventare patrimonio unico e socializzato la complessa attività che svolgiamo nei campi prefissi  : Invecchiamento attivo , cultura , volontariato con l’ulteriore articolazione delle macroaree .

Bisogna però guardare la realtà esistente da un’altra angolazione : usando una metafora  L’abitudine è quella di occuparsi di foglie al massimo di rami bisogna invece conoscere cosa succede alle piante e anche al bosco per avere un’idea di come si muove l’intera Auser ai vari livelli e per fruire della straordinaria competenza collettiva  .

 

Il secondo livello di rete

Il secondo livello di rete è quello di una organizzazione e di un lavoro comune a tutti i livelli con lo SPI e con la CGIL rapporto che  io ho sempre definito di simbiosi  , c’è stata nell’ultimo periodo una discussione  per stabilire se quello dell’Auser  fosse o meno un servizio  o meglio se noi facessimo parte del sistema dei  servizi distribuiti della CGIL  .

Ovviamente non ne facciamo parte e rappresentiamo tutt’altra cosa nel panorama delle risposte agli anziani intercettando un tipo di domanda proveniente da persone che  non sempre gravitano intorno alla CGIL  , oltre all’aiuto e la tutela  del singolo c’è una domanda complessiva di servizi , di tutele , di consulenze di risoluzione di problemi legati  ai vari aspetti degli obblighi dei cittadini rispetto allo Stato ed alle sue articolazioni : Sociosanitario , fisco , Previdenza , casa  , salute ,  servizi  di vario genere  ecc .

Una risposta articolata corrisposta da soggetti diversi a fronte di una domanda complessa .

A volte anche riempire un modulo o un bollettino , fare la disdetta del telefono e riparare a truffe quotidiane che vengono messe in atto nei confronti degli anziani rappresenta un valido aiuto , anche perché tutto sembra fatto ad arte , in modo macchinoso , per mettere in difficoltà le persone ed in particolar modo gli anziani che non riescono a districarsi nella giungla degli adempimenti .

Attrezzarsi un minimo e/o Indirizzare questa domanda verso i servizi CGIL  è una delle nostre incombenze tenendo anche conto che spesso siamo ospiti in locali della CGIL o dello SPI  e quindi non è neanche logisticamente difficile  , ciò vale anche per i contatti che ci pervengono  attraverso i punti d’ascolto e il filo d’argento .

Dobbiamo abbandonare atteggiamenti di antagonismo e rivalità tra SPI ed Auser e passare ad una fase di collaborazione ( peraltro sancita in diversi accordi )  per dare risposte  agli iscritti SPI ed associati AUSER , spesso con entrambe le tessere in tasca , i quali non sono minimamente interessati alle nostre diatribe , col Sindacato bisogna collaborare anche nella costruzione  delle piattaforme territoriali e regionali .

dobbiamo anche adoperarci per far entrare la nostra elaborazione e il nostro “progetto sociale” , nella discussione congressuale dello SPI e della CGIL , per questo siamo stati  presenti nella fase congressuale finora svolta , per dare un contributo ma anche per capire  e per contribuire a dare una risposta ai tanti problemi che la crisi economica ha amplificato negli ultimi anni , con la consapevolezza del dramma sociale  di 10.000.000 di persone al di sotto della soglia di povertà , dell’ angoscioso problema della disoccupazione specie giovanile , del continuo taglio alla spesa sociale , della esiguità e della perdita del potere d’acquisto delle  pensioni  soprattutto di quelle minime .

Anche la partita del 5×1000 deve essere di reciproca convenienza , nel senso che noi indirizziamo , verso i servizi CGIL i nostri associati e simpatizzanti , questo lo abbiamo fatto anche negli  anni precedenti ma dobbiamo intensificare l’azione .

In cambio chiediamo che ci sia data la possibilità di fare pubblicità ed informazione tra i contribuenti che fruiscono  dei servizi  CGIL per raccogliere le donazioni  .

 

Le donazioni in Abruzzo , contrariamente al trend nazionale sono quasi 3 volte gli iscritti Auser , ciò perché abbiamo coltivato un rapporto con lo SPI e sistema servizi  a tutti i livelli , sia perché abbiamo coinvolto tutto il gruppo dirigente , anche perché  ridiamo il 70% al territorio e , come dice il nostro Presidente nazionale  :

“Alla fine tutto il ricavato ritorna laddove è stato sottoscritto” . Il territorio

Nel prossimo futuro dobbiamo puntare su risorse certe perché è vero che il lavoro volontario deve essere gratuito , distinguendo nettamente tra lavoro volontario e lavoro retribuito ,  ma è altrettanto vero che le spese per per attuare il trasporto  sociale , punti d’ascolto ed altre attività  sono al di sopra della nostra portata .

 

Il terzo livello di rete

 

L’Auser in  Abruzzo , nonostante le ristrettezze economiche ,  è diventata , in questi ultimi anni anni , una realtà consistente e qualificata sia per quanto riguarda il volontariato che per la promozione sociale , siamo riusciti a diventare visibili ed avere tutte le carte in regola , per confrontarci con altre associazioni laiche e cattoliche per contribuire a dare  rappresentanza  al mondo variegato dell’Associazionismo abruzzese estremamente frammentato e organizzato prevalentemente in piccole realtà associative molte delle quali sono monotematiche  .

Contiamo di di dialogare e coinvolgere gran parte di queste associazioni nei prossimi mesi .

Come preannunciato al Congresso dello scorso anno abbiamo costituito infatti il forum del terzo settore regionale .

Come Auser abbiamo partecipato a tutta la fase preliminare e costitutiva , siamo entrati nel gruppo di promotori  ed abbiamo costituito il Forum per poi entrare nel Direttivo composto da una diecina di componenti   che ha il chiaro obiettivo di coinvolgere le tante associazioni che con motivazioni diverse danno vita ogni giorno un lavoro prezioso e articolato su tutto il territorio regionale .

Questo significa anche che potremo far sentire in modo ufficiale ed organizzato la voce del volontariato e dell’ Associazionismo  nella  contrattazione dei piani di zona , di piano sociale e sanitario regionale , per partecipare e dire la nostra nei confronti di Comuni  Provincie e Regione sulle politiche sociali e sui fondi impiegati .

Auser Abruzzo ha concentrato gli sforzi degli ultimi 4 anni  , laddove c’era più bisogno di aiuto : ossia nel territorio interessato al sisma del 6 aprile 2009 , conseguendo risultati incoraggianti sia dal punto di vista organizzativo che politico

Il progetto “Aiutare i singoli , ricostruire le comunità” realizzato sull’area del cratere , durato oltre 2 anni  è stato concluso con successo  il 9 giugno  da  un affollatissimo  convegno cui era presente il nostro Presidente nazionale Vincenzo Costa oltre alle altre Associazioni partners  , Comuni  di L’Aquila e Barisciano  , Provicia di L’Aquila , CGIL e SPI  .

 

Ricordiamo che il progetto ,previo studio sul territorio fu pensato e realizzato insieme a 2 Associazioni  partner di progetto : Arci e 180amici , con successivo finanziamenti delle fondazioni bancarie :

Abbiamo realizzato una vera e propria rete tra Associazioni . stiamo continuando  questa esperienza con risorse nostre (5 x 1000 in particolar modo)  anche perché vi è stato un incontro tra volontari di tutte le età concretizzando quella solidarietà intergenerazionale  di cui più volte abbiamo  parlato che non vogliamo vanificare .

Ma non è sufficiente il concetto di rete deve essere esteso , oltre che all’associazionismo e al volontariato , agli enti locali e ad altri soggetti della cooperazione sociale  e del no profit  .

Siamo anche associati ai CSV  (Regionale , Provinciale AQ e TE , Lanciano , Chieti)  e partecipiamo attivamente all’attività promossa da questi centri che ci tengono informati su tutto ciò che si muove nel settore .

Siamo iscritti nell’albo del volontariato insieme ad alcuni Circoli  e 2 provinciali  , lo scorso anno   è stato istituito con legge regionale , l’albo della promozione sociale e  abbiamo diffuso  tutto il materiale necessario all’iscrizione  , crediamo sia necessario iscriversi , anche per partecipare a  bandi pubblicati da vari soggetti .

La rete  per noi deve diventare  un modello , un sistema non piramidale o a strati  che non abbia gerarchie ma ruoli , funzioni , competenze e responsabilità .

Come teorizza il nostro Presidente e io concordo :

“ La rete invece non ha forma in quanto nella rete niente è fondamentale tranne l’insieme ed è una struttura aperta , formata da tanti singoli contributi , che sono i nodi , dove ognuno è importante ma nessuno è essenziale , più nodi ci sono più grande è la rete , più competenti sono i contributi più è autorevole la rete , un ambito dove nodi forti e nodi deboli si compensano e si completano rendendola solidale e democratica” .

Questo modello ha un altro vantaggio : funziona in scala  e si integra con altre reti perché non ha confini  .

In pratica ognuno e ogni associazione  mette a disposizione di tutti gli altri quello che sa e che fa  , quello che può dare , ed anche valuta ciò che può prendere .

 

Per concludere un discorso a parte va fatto per l’informazione e la comunicazione interna ed esterna e sulle novità che bisogna apportare al nostro sistema per far circolare rapidamente le notizie .

Io credo che una buona comunicazione/informazione rappresenti già una forma di rete  , e dando la possibilità a ciascuno di sapere cosa avviene e le iniziative che si prendono può stimolare tutti ad un lavoro maggiore ,  più puntuale e qualificato  accessibile anche dall’esterno della nostra Associazione variamente articolata.

Dalla  posta elettronica estremamente selettiva , ma indispensabile   , ai siti web rivolti a tutti ed immediatamente fruibili ,  ai numerosi gruppi su facebook che consentono di inserire notizie , fotografie  e documenti diffondendoli  in tempo reale .

Il nostro gruppo su facebook si affianca a quello nazionale  , attivo da più di 4 anni , conta un migliaio di  amici che ci seguono regolarmente , persone di tutte le età , condizione sociale e aree  geografiche  .

Stiamo lavorando ad una serie di  convenzioni per attrarre turismo sociale nella nostra Regione  , in   particolare  riattivando  l’ accordo con gli albergatori del Parco ,   ma  anche per convenzioni con alberghi sulla costa ed in altri territori interni  e nelle città d’arte  , per far conoscere le bellezze della nostra terra .

 

Sul versante turismo sociale e culturale già praticato da diversi circoli , quasi esclusivamente in uscita  ravvisiamo l’esigenza di contribuire a dare una boccata di ossigeno al settore turistico incrementando anche quello in arrivo .

 

Per questo  abbiamo predisposto degli itinerari turistici  con vari percorsi  per mettere  in risalto il patrimonio artistico architettonico naturalistico culinario della Regione  alcuni sono sul sito web nazionale .

Abbiamo  , bisogno di tutta la collaborazione che ci può fornire chi lavora sui territori .

 

La Regione , ma anche i Comuni (alla Regione lo abbiamo già richiesto) dovrebbe fornirci materiale pubblicitario che potremmo far pervenire alle altre Auser  regionali .

 

Necessaria una formazione di nostri associati per accompagnare i pulman che arrivano da altre regioni facendo da guida.  Su questo argomento ma anche su altri stiamo cercando di lavorare insieme ad Auser Molise per inserire percorsi che toccano entrambe le regioni per soggiorni più lunghi .

 

La collaborazione con il Molise potrebbe essere estesa ad altre iniziative comuni , già nel corso dell’anno .

Oltre alle comuni radici ci sono una serie di affinità ed opportunità che dobbiamo valorizzare e unificare .

 

Si tratta di utilizzare le scarse risorse in modo più razionale e sinergico per crescere  insieme ed essere più visibili e propositivi anche a livello nazionale dove è necessario un riequilibrio rispetto all’egemonia di alcune regioni del centro nord .

 

Per finire , questa relazione , insieme agli interventi che seguiranno , vuole essere  un contributo finalizzato a mettere a fuoco le ricadute  che il “progetto sociale” ha , in diverse misure , sul nostro territorio regionale  evidenziando caratteristiche specificità e indicando i limiti (organizzativi ed economici) che dobbiamo superare nei prossimi mesi .

 

Assumiamo  collettivamente qualità e lacune   impegnandoci tutti per raggiungere gli obiettivi che insieme abbiamo prefissato al congresso  da affinare ulteriormente con il recepimento delle proposte che verranno  da questa Assemblea .