Relazione alla conferenza di organizzazione

Chieti 13 ottobre 2015

Bozza non corretta

 

Buongiorno e un saluto affettuoso a tutti i partecipanti a questa seconda conferenza di organizzazione di Auser regionale Abruzzo .

La tentazione di fare l’elenco delle cose fatte in questi 4 anni è forte ma voglio tenermi sul filo delle proposte congressuali per verificare lo stato dell’arte ed operare eventuali cambiamenti di impostazione cominciando a fissare qualche spunto per il prossimo congresso.

In questi anni infatti la presenza attiva  sul territorio è cresciuta sia qualitativamente che quantitativamente  , noi consideriamo patrimonio comune tutto ciò che si sviluppa sull’intero   territorio regionale  e le iniziative , sempre in crescita , Il lavoro svolto è davvero rilevante con punte di eccellenza  .

Ciò mi fa ripetere spesso che noi siamo una complessità organizzata in scala ridotta perchè siamo piccoli ma non abbiamo nulla da invidiare a nessuno in termini di qualità dell’attivita che svolgiamo.

Molti di voi ricorderanno che nei vari incontri con i Toscani mettendo a confronto le 2 esperienze non notavamo quasi nulla di diverso rispetto alle attività  da noi svolte , notavamo invece la loro  forza organizzativa ed economica che gli consentiva di produrre  quantità enormi  di iniziative e presenza capillare sul territorio  , il loro facilitato accesso ai centri sociali anziani in quasi tutti i comuni  .

Anche nel 2015   l’Auser Abruzzo ha portato a casa un bollino verde , un riconoscimento che viene rilasciato da Auser nazionale in qualità di circolo culturale (Teramo)   ed un primo premio per la fotografia (Sambuceto  ) . Questo significa che anche le piccole realtà come la nostra possono avere delle eccellenze   , significa anche che il nostro modello produce qualità che  ,viene sempre più socializzata attraverso il nostro sistema informativo e comunicativo a rete  .

Condivido nel metodo e nel merito il documento preparatorio della conferenza di organizzazione e le delibere licenziate dalla conferenza avendo partecipato al lavoro fatto nei 3 gruppi di lavoro nei mesi precedenti la conferenza nazionale  ed all’Assemblea  e intervenendo nel dibattito della conferenza stessa .

In pratica c’è stato una procedura opposta a quella  a cui siamo abituati e la conferenza nazionale si è svolta prima di quelle regionali  partendo da un documento discusso ampiamente nelle 3 commissioni ed approvato dal direttivo nazionale . Noi abbiamo tenuto 2 direttivi in preparazione di questa assemblea     dai quali abbiamo provato a recepire proposte di sviluppo organizzativo nel territorio  da portare a questa conferenza  . I provinciali decideranno se e quando fare una conferenza vera e propria oppure un’assemblea organizzativa

E’ chiaro che più regole certe e a tutti i livelli , riusciremo ad introdurre più metteremo a norma ed in sicurezza tutte le articolazioni organizzative riaffermando che L’Auser è solo una e bisogna fare in modo che ognuno di noi ai vari livelli faccia la sua parte aiutando gli altri  a fare la propria , in trasparenza e nel rispetto delle regole che , una volta definite , tutti siamo tenuti a rispettare e a far rispettare .

Sul rispetto delle regole non si può transigere e quindi condividiamo le delibere approvate dall’Assemblea nazionale sulle questioni statutarie ed organizzative che oltre a stabilire direttive certe  ,   prevedono la possibilità di intervenire  sia in termini politici che disciplinari e ove si presentassero violazioni e mancanza di rispetto delle regole  , con atti estremi di commissariamento e revoca dell’affiliazione a costo di rimetterci qualche penna .

Per quanto riguarda gli assetti condividiamo che  debbano essere 3+1  , pur tenendo conto delle peculiarità regionali e nella necessaria gradualità  :

(nazionale , regionale , una struttura intermedia  , che per quanto ci riguarda sono le nostre quattro province  accorpate in 2 strutture che fungano anche da centri regolatori  , anche sulla scorta del modello che si profila a livello istituzionale (L’Aquila-Teramo zone interne , Pescara-Chieti area metropolitana) il 4° livello corrisponde a quelli che noi chiamiamo circoli   .

Ciò per impedire che ci siano sovrastrutture che producono soltanto costi e burocratizzazione .  Penso siano maturi i tempi per aviare un’opera di unificazione Auser Abruzzo e Molise al fine di avere dei risparmi di gestione che potranno aiutarci ad avere più risorse spendibili ed avere un’unica struttura nessuna colonizzazione ma la possibilità di dimezzare le spese ed avere più risorse a disposizione per entrambe le strutture . Sembra che anche la CGIL stia programmando lo stesso percorso .

Preciso che di questa partita degli debba occuparsene il congresso regionale che si terrà a fine 2016 inizio 2017 , questa è una proposta che il Direttivo regionale mette in campo per semplificare l’assetto organizzativo .

Condividiamo l’indirizzo nazionale di lavorare nel periodo che ci separa dal congresso preparando una vera riforma che tenga conto sia di scelte politiche ed organizzative interne , che dei cambiamenti che si stanno proponendo nella regione e nazionalmente (riforma 3° settore,legge regionale su invecchiamento attivo ).

Gli iscritti , pochi anche perché abbiamo quasi del tutto eliminato il fenomeno delle tessere avanzate che a fine anno diventavano iscritti

fantasma, a partire dall’anno in corso , Sulla esiguità del nostro numero di iscritti dobbiamo però aprire una fase riflessiva confrontandoci  anche con lo SPI ai vari livelli abbiamo aperto un nuovo circolo a Montebello di Bertona (PE) e ci apprestiamo ad aprirne un altro a Rosello (CH)  abbiamo eletto un nuovo presidente provinciale a Teramo , trattasi del compagno Luciano Fratoni già Segretario della CGIL provinciale di Teramo e dello SPI provinciale sempre di Teramo , siamo certi che Luciano farà un ottimo lavoro .

In questi anni abbiamo esteso la nostra presenza su quasi tutto il territorio regionale

Pescara      500

L’Aquila      600

Chieti          300

Teramo    100

Questi iscritti sono distribuiti su 5 circoli con statuto di volontariato e 17 di promozione sociale . una media di 70 iscritti per circolo

Il nostro parco automezzi  consiste in  3 Fiat panda e un pulmino  il numero verde è esteso da qualche anno  a tutta la regione .

Per quanto riguarda l’informazione e la comunicazione interne abbiamo creato un sistema che (salvo restando il contatto diretto con assemblee e simili che sono insostituibili  e l’informazione cartacea che va preservata ) ci permetta di comunicare sia all’interno cioè quotidianamente con i nostri circoli , che con gli iscritti e le persone che ci seguono da una posizione remota , simpatizzando nei nostri confronti e con le nostre iniziative e proposte che vengono valorizzate e pubblicizzate attraverso  un sistema on line che coinvolge migliaia di persone di ogni età e posizione geografica  .

Anche in questo modo si  incrementa il numero di persone che conoscono l’Auser e si iscrivono oppure ci danno il 5 x 1000

Il  nostro Sito web realizza 500-700 visite mensili  Presidenti provinciali  (in possesso di password)  possono  inserire notizie ,comunicati , articoli  locandine e tutto ciò che produciamo , a tutti i livelli nella regione , per informare e socializzare l’informazione rendendola fruibile da ogni postazione.

A questo strumento importantissimo si affianca una pagina facebook , aperta a tutti , su cui inseriamo e preleviamo  quotidianamente notizie e molte delle informazioni che diamo poi ufficialmente  tramite il nostro sito web .

In pratica chi ha una notizia da diffondere può appoggiarla sulla pagina facebook o sulla posta elettronica (45 utenti che raggiungiamo quotidianamente) e noi provvediamo a metterla sul sito web operando un filtro che ci evita problemi .

Noi, come altre piccole realtà regionali , dobbiamo razionalizzare ed ottimizzare  l’uso delle poche risorse a disposizione per sopravvivere . Francamente mi pare eccessiva la quota tessera nazionale (2.5 a tessera  3750 totale) e il contributo per spese varie e assicurazioni 4500 ciò non per fare il solito piagnisteo meridionale ma per segnalare che con le risorse che abbiamo circa 12.000€ per il 2016 dobbiamo contenere anche le iniziative per chiudere in pareggio inoltre abbiamo frequenti richieste da parte dei circoli di finanziamenti straordinari e/o di stampa di locandine gadget  ed altri prodotti  . Ci sono problemi anche a partecipare alle riunioni che convochiamo e che convocano a livello nazionale .

La quota tessera di competenza dell’Auser regionale 1,5€ il Direttivo ha   deciso di utilizzarla per pagarci l’assicurazione obbligatoria circa 2.000 € abbiamo adottato un sistema di canalizzazione del 5 x 1000 per cui il 70% va verso le province (tranne Chieti dove , non essendoci provinciale costituito , operiamo direttamente la canalizzazione verso i circoli)

Son maturi i tempi di sperimentare la tessera richiedibile on line come altre grandi associazioni (Arci Emergency ecc) previa accettazione ,da parte dell’aspirante associato , dei principi Auser carta dei valori ecc. Iscritti che potrebbero successivamente aggregarsi al circolo più vicino  ove esista .

Condividiamo e stiamo lavorando per realizzare il costo tessera minimo di 12€ e crediamo che una volta per tutte debba diventare un obiettivo non più  discutibile e rinviabile , insieme alla realizzazione dell’anagrafe degli iscritti e l’applicativo informatico unico che per quanto ci riguarda sarà completato entro l’anno per le strutture e per i circoli più grandi , per i circoli piccoli ( ne abbiamo anche di 30 iscritti ) credo che dobbiamo fare una corretta valutazione sul rapporto costi benefici e decidere di conseguenza,la mia posizione critica su questo argomento è nota. Sono convinto che tutte queste cose insieme comunque ci faranno fare un balzo in avanti in termini di trasparenza e regolarità.

Sul 5×1000 , il nostro slogan è  non solo CAAF infatti pur avendo e facendo tesoro di  un ottimo rapporto con il CAAF CGIL in quasi tutta la regione , raccomandiamo quotidianamente iscritti e simpatizzanti di contattare amici , parenti  per invitarli a donarci il 5×1000 , spiegando anche come spendiamo i soldi dei contribuenti  .

Per fare ciò  mettiamo ogni anno  a disposizione  una valanga di materiale pubblicitario cartaceo  . Tutto   accompagnato da una marcata copertura  mediatica e informativa , anche on line utilizzando , come dicevo pocanzi i social network i siti web ed altri strumenti disponibili .

Abbiamo inoltre da qualche anno stabilito rapporti con alcuni commercialisti , che operano sul territorio regionale, dandoci una mano per ottenere donazioni molto più corpose di quelle dei nostri pensionati .

Tutto ciò ci ha consentito  di incrementare di parecchio le donazioni , nonostante la crisi ed il calo dei redditi , alzando la percentuale del rapporto a 3 donazioni per ogni iscritto a fronte di una media nazionale molto più bassa , meno di 1/1 . Oltre 4.000 per l’anno in corso le donazioni in Abruzzo

Mettiamo quotidianamente in risalto il fatto che gli introiti derivanti dal 5×1000 tornano sul territorio che li ha generati per essere impiegati in spese compatibili .

Per ultimo ma non per ordine di importanza la questione della progettualità : Noi siamo una delle regioni che non avevano stipulato convenzioni con i comuni o altri enti , in epoca di vacche grasse , è chiaro che in epoca attuale dopo tutti i tagli effettuati dalla regione e dai vari governi le convenzioni sono diventate una chimera .

Così , per far quadrare i conti , ci stiamo specializzando alla ricerca dei bandi emanati dagli enti più disparati ed alla elaborazione di progetti che regolarmente presentiamo

Un progetto ci è stato  finanziato a L’Aquila  dalla Chiesa valdese che in qualche modo è il proseguimento di quello concluso , nella zona del cratere , lo scorso anno e intitolato “aiutare i singoli ricostruire le comunità” e finanziato dalle fondazioni bancarie .

Il finanziamento Chiesa valdese di 25.000€  sta servendo per portare avanti nell’anno 2015 un progetto dal titolo “Le Radici ed il Futuro” . In particolar modo, grazie al progetto, è stato possibile acquistare una nuova autovettura che servirà ad accrescere e migliorare il servizio di trasporto sociale.

 

E’  ovvio che non tutti i circoli fanno le stesse cose per quantità e qualità ma come ho detto in altre occasioni ognuno sceglie  il proprio compito da svolgere , è “consentita” un’opera di coinvolgimento che noi facciamo senza sosta per incrementare le azioni di volontariato senza forzature o colonizzazioni culturali ma perseguendo una costante azione di  sensibilizzazione al volontariato   stimolando  una  ridefinizione della Missione stessa che tenga conto di ciò che si muove nella regione e nel paese , all’interno dell’Auser e della società  .

Avevo detto, nell’intervento  alla comferenza nazionale , che  Bisogna tener conto nell’opera e nell’elaborazione quotidiana  che le Auser che operano nelle regioni  non sono uguali tra loro né per grandezza , né per risorse economiche né per risorse umane ma che anzi risentono di condizioni  geografiche  storicamente  diverse  , così come deve essere chiaro  che anche nelle  piccole realtà come la nostra  convivono inadeguatezze ed eccellenze  queste ultime  spesso non vengono valorizzate , tantomeno socializzate e queste sono due cose che dobbiamo imparare a fare rapidamente   .

Nel manifesto del tesseramento Auser di qualche anno fa lo slogan che racchiude volontariato e promozione sociale ,  era : “Pensare agli altri oltre che noi stessi”. In questa frase è sintetizzata  la missione complessiva dell’Auser .

Una serie di attività che consentano un  invecchiamento attivo che di solito vanno sotto il nome della promozione sociale qui dicevo la fantasia non ha limiti e giornalmente scopriamo nuove forme di invecchiamento attivo attuate da singoli Circoli , alcuni di carattere prettamente sperimentale ed innovativo .

Dobbiamo lavorare molto per  consolidare e perfezionare le innumerevoli  attività di promozione sociale , per i propri associati ,  che siano nel contempo  propedeutiche ad una seconda fase più complessa   di volontariato praticato  per aiutare gli altri  consapevoli  che questa cosa fa stare  meglio anche chi la pratica

( Come dico spesso : Il migliore invecchiamento attivo lo si pratica facendo volontariato , un’attività che fa sentire utile il volontario )  .

Nel fare ciò dobbiamo  tenere  presente che vi sono  fasi successive e distinte nell’invecchiamento non necessariamente comuni a tutte le persone  . Affrontare bene la prima fase    ( quella che segue il pensionamento)        impegnando le persone in attività di vario genere , significa aiutarli a mantenere un ruolo attivo e prevenire in modo consistente anche le malattie                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            bisogna evitare che la persona si senta inutile , si isoli e cada nella solitudine .

L’Antidoto più efficace è   la scoperta/riscoperta di interessi di vario genere:  Sport , Cultura ,  Svago ,Cinema , fotografia , teatro ,  ricreazione ed intrattenimento  , turismo sociale , fruizione del patrimonio culturale paesaggistico culturale e enogastronomico  ,  lavoro e formazione intergenerazionale ( antichi mestieri , botteghe scuola già sperimentate in Abruzzo), gli orti sociali ,  insieme a tante altre iniziative che la fantasia dei nostri iscritti inventa ogni giorno attingendo dai saperi e dalla cultura popolare .

In sintesi Invecchiamento attivo derivante dalla pratica  di quanto dicevamo e  apprendimento permanente da praticare in ogni circolo

.

Quello degli immigrati è un tema a cui dobbiamo prestare il massimo di attenzione essendo loro l’anello più debole della popolazione in Italia , i primi a perdere il lavoro e senza alcuna protezione sociale .

Molti sono fuggiti dalla miseria e dalla guerra in atto nel proprio paese , dobbiamo aiutarli , un aiuto che vada oltre l’insegnamento della lingua che già facciamo in alcune realtà , ed aprire anche a loro anche la strada del volontariato. La solidarietà verso queste persone è nel DNA dell’Auser e non dobbiamo vergognarci di esprimere questa posizione anche in situazioni in cui siamo minoritari rispetto al razzismo purtroppo anche popolare che si propaga a causa di una ignobile campagna di disinformazione

Dobbiamo valorizzare La naturale socialità , i rapporti  amichevoli e di buon vicinato , esistenti tra gli associati Auser ma anche tra gli iscritti SPI , la voglia  di sentirsi ancora  attivi e utili  migliorando la qualità della vita  .

Quindi da una parte  dobbiamo promuovere tutte queste attività   per prevenire  , dall’altra dobbiamo consolidare il numero di volontari per intervenire nei confronti di chi ha bisogni più marcati .

Un minimo di volontariato possono farlo quindi ,  anche i circoli che si ispirano alla promozione sociale .

Filo d’argento è collegato con numero verde  su tutto il territorio regionale ma se ne fa un uso molto limitato ,  piuttosto si preferisce il contatto diretto con volontari e dirigenti sul territorio , arrivano richieste di soccorso anche sul canale del sito web.

Abbiamo 4 automezzi per il trasporto sociale tra cui un pulmino a Barisciano che effettua anche servizio di trasporto per le cure termali .

 

In Abruzzo ¾  dei circoli ha uno statuto di promozione sociale e pertanto esercita un’attività inerente  , il resto si adopera per dare risposta ad una domanda proveniente da singole persone che hanno appunto necessità e bisogni più marcati

Credo che sia questa la filosofia dell’Auser ispirata alla solidarietà , all’inclusione alla consapevolezza che è necessario organizzarsi e socializzare per invecchiare meglio ma anche dare una mano a chi ne ha bisogno .

L’Auser deve diventare il punto di incontro tra chi ha bisogno di aiuto e chi questo aiuto può e vuole darlo  .

Conosciamo bene sia i nostri punti di forza che le nostre carenze ma dobbiamo , da qui al prossimo congresso , (in cui dovranno essere sostituiti per fine doppio mandato  gran parte del gruppo dirigente e quindi è fuori discussione un massiccio rinnovamento ) oltre che crescere come numero di circoli e di iscritti costruire una struttura solida che complessivamente sappia interpretare la domanda che proviene dal territorio , in particolar modo , dagli strati più deboli della popolazione .

Intercettando un tipo di domanda proveniente da persone che  non sempre gravitano intorno alla CGIL  , oltre all’aiuto e la tutela  del singolo c’è una domanda complessiva di servizi , di tutele , di consulenze di risoluzione di problemi legati  ai vari aspetti degli obblighi dei cittadini rispetto allo Stato ed alle sue articolazioni : Sociosanitario , fisco , Previdenza , casa  , salute ,  servizi  di vario genere  ecc .

Deve esserci una reciproca convenienza , nel senso che noi indirizziamo , verso i servizi CGIL i nostri associati e simpatizzanti i quali già sanno cosa devono fare , questo lo abbiamo fatto anche negli  anni precedenti ma dobbiamo intensificare l’azione .

In cambio chiediamo che ci sia data la possibilità di fare promozione ed informazione tra i contribuenti che fruiscono  dei servizi  CGIL per raccogliere le donazioni.

Una risposta articolata corrisposta da soggetti diversi a fronte di nell’ambito di una domanda complessa .

A volte anche riempire un modulo o un bollettino , fare la disdetta del telefono e riparare a truffe quotidiane che vengono messe in atto nei confronti degli anziani rappresenta un valido aiuto , anche perché tutto sembra fatto ad arte , in modo macchinoso , per mettere in difficoltà le persone ed in particolar modo gli anziani che non riescono a districarsi nella giungla degli adempimenti .

Attrezzarsi un minimo e/o Indirizzare questa domanda verso i servizi CGIL  è una delle nostre incombenze tenendo anche conto che spesso siamo ospiti in locali della CGIL o dello SPI  e quindi non è neanche logisticamente difficile  , ciò vale anche per i contatti che ci pervengono  attraverso i punti d’ascolto e il filo d’argento .

Dobbiamo abbandonare atteggiamenti di antagonismo e rivalità tra SPI ed Auser e passare ad una fase di collaborazione   per dare risposte  agli iscritti SPI ed associati AUSER , spesso con entrambe le tessere in tasca , i quali non sono minimamente interessati alle nostre diatribe .

Col Sindacato bisogna collaborare anche nella costruzione  delle piattaforme territoriali e regionali .

In chiusura voglio ricordarvi che l’Auser regionale proveniente nel 2008 da una gestione disastrosa e piena di debiti è stata messa a norma , da questo gruppo dirigente ai vari livelli , in condizioni di operare regolarmente , rimane ancora molto da fare ma sono convinto che nei prossimi anni sapremo andare avanti e crescere per pensare agli altri oltre che a se stessi come dicevamo .

Buon lavoro a tutti