tervento  di Lara Membrino   al  convegno SPI Abruzzo , Marche , Molise del 28 novembre 2014

Buongiorno a tutti

Condividiamo al 100% questa iniziativa  comune SPI di Abruzzo Marche , Molise ,anche  noi , come Auser delle tre regioni adriatiche  ,stiamo lavorando ad un progetto  sul turismo sociale e culturale il cui sviluppo si articola in azioni comuni su itinerari turistici interregionali , Ciò per attrarre turismo e dare una boccata di ossigeno ai nostri territori ma anche per incrementare questa importante attività tra i nostri associati all’interno della propria Regione .

Ringraziamo quindi lo SPI per questa opportunità e per la sensibilità dimostrata nell’affrontare uno dei temi a noi cari  sia in termini di ricerca e studio ma soprattutto di azione sul territorio e tra i nostri associati che in gran parte sono anche iscritti allo SPI .

Il tema è quello dell’alimentazione degli anziani che si inquadra in un contesto più generale dell’invecchiamento attivo  .

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Noi riteniamo che sia  fondamentale per la nostra associazione , ma di chiunque voglia occuparsi di anziani , partire dalla fase in cui l’anziano è ancora  in salute per coinvolgerlo in  iniziative pubbliche , contatti  privati e sul nostro numero verde su cui viene indirizzata la domanda di aiuto o semplicemente di richiesta di contatto ,  per favorire la cultura del  “Bene stare” ossia di una serie di principi e di regole che accrescano la qualità della vita , assicurino la prevenzione anche ai fini sanitari , rendano meno pesante la fase dell’invecchiamento .

Noi collochiamo questa azione ,all’interno di una più globale  iniziativa che chiamiamo invecchiamento attivo e spendiamo tutte le nostre energie per perseguire risultati che portino gli anziani  alla socializzazione ed alla partecipazione ad una serie di iniziative di promozione sociale e ricreativa  (dalla cultura allo sport ed all’attività motoria  , dal ballo al turismo sociale e culturale , dal teatro alla fotografia e decine di altre attività che la fantasia popolare riesce a inventare  ) .

Questo fanno i nostri circoli e , come ho detto in altre occasioni ,  è sbagliato considerare queste attività  come marginali e di secondaria importanza rispetto all’attività propria del sindacato al contrario riteniamo che qualsiasi iniziativa volta al contatto diretto con l’anziano  e finalizzata alla conoscenza dei problemi e alla loro risoluzione sia da incoraggiare  e stimolare  .

A mio parere sono questioni che la CGIL e lo SPI  devono affrontare insieme ad Auser , Federconsumatori  e ALPA  perché utili e fondamentali per le persone che con l’iscrizione si affidano a noi per avere risposte alle esigenze più disparate .

Ciò anche per portare avanti un’opera culturalmente e politicamente innovativa particolarmente necessaria in questo inizio di millennio dove tutto è rimesso in discussione e le conquiste dei decenni trascorsi vacillano sotto il peso della crisi e della globalizzazione .

Dicevo che quella di una corretta alimentazione è una questione importante nel contesto di cui sopra e dando per scontato che i ricoverati in case di riposo seguano diete appropriate ,  riguarda tutti gli altri ed in particolar modo quelli che riusciamo a contattare ed a coinvolgere in un progetto del mangiare sano e rapportato all’età dei soggetti .

Lasciando agli esperti le variabili relative alla composizione della alimentazione giornaliera tipica , credo dovremmo valutare bene ciò che risulta dai questionari tenendo conto che vi sono due tipologie di errori nell’alimentazione degli anziani e non solo di loro :

 

  • Alimentazione determinata dal consumismo e della pubblicità che martellano quotidianamente le persone , attraverso la televisione e riviste invitandole a comprare prodotti ricchissimi di zuccheri , sale , grassi vari  che come sappiamo sono veleno per la salute . Non sarebbe molto complicato educare e  invitare tutti a seguire  una dieta mediterranea che è stata adottata dall’’unesco come patrimonio dell’umanità e comunque ci sono centinaia di studi in merito che ci indicano con precisione come comportarsi a tavola , quello che manca è la loro divulgazione  ;

 

  • Selezione dei prodotti da acquistare legata ad una riduzione delle risorse familiari a causa della crisi economica che spesso riguarda l’intera famiglia e molte volte il reddito da pensione e l’unico di una famiglia allargata ,in questi casi aumentano i carboidrati e i grassi a scapito delle proteine perché la pasta e il pane  diventano la quasi esclusiva fonte di alimentazione con diete simili a quelle degli anni 50 . Il calo dei consumi che alimenta la crisi economica non è generalizzato ma riguarda specifici prodotti ritenuti non di prima necessità

In entrambi i casi è necessaria una preventiva  informazione rivolta non solo agli anziani ma anche al resto della popolazione e indirizzata  all’educazione ai consumi  prima che la situazione degeneri sottoforma di patologie tipiche .

Noi come Auser  siamo in prima fila  sia con contatti quotidiani da parte dei nostri circoli , sia attraverso l’azione di apprendimento permanente che viene incoraggiato in molti territori attraverso lezioni , da parte di esperti e iniziative pubbliche .

Proponiamo dei progetti mirati sul territorio da fare insieme per dare agli anziani la possibilità di modificare in meglio le proprie abitudini e di conseguenza la  propria qualità della vita .

Al fine di coinvolgere più persone possibili Riteniamo   che :

  • questa iniziativa debba essere ripetuta a livello di lega-circolo ;
  • siano pubblicati degli articoli in merito ovunque possibile gratuitamente  , per quanto ci riguarda siamo pronti a ricevere sul nostro nuovo sito web che ripartirà il primo gennaio e sulla nostra pagina Facebook  , che conta un migliaio di amici e raggiunge persone di ogni area geografica  età e ceto sociale , un mensile on line  che si occupi di questi argomenti ed in genere di  tutto ciò che può migliorare la qualità della vita degli anziani .
  • Da valutare , compatibilmente con le risorse a disposizione , la possibilità di riprodurre in cartaceo lo stesso mensile coinvolgendo  le coop alimentari che hanno a cuore ,quanto noi , la salute dei consumatori , alcune delle quali sono disponibili ad un’educazione alimentare ed anche alla consegna a domicilio della spesa ;
  • Cercare di entrare nei centri sociali anziani che sono insediati in quasi tutti i comuni promuovendo dibattiti finalizzati alla prevenzione ed alla salvaguardia della salute cercando di collaborare alla  qualificazione di queste importanti aggregazioni di anziani che spesso sottovalutiamo  .

Sarebbe opportuno che detti centri anziani si affiliassero a grandi Associazioni , per mettersi a norma rispetto alle leggi in materia e formare una rete facilmente raggiungibile , Associazioni come la nostra ma anche Anteas Ada Arci ecc… Noi ne abbiamo già alcuni che hanno adottatoil nostro  statuto Auser promozione sociale

, è necessario l’impegno di tutti  anche per reclutare volontari e più in generale di dedicare una parte del nostro tempo e della nostra azione quotidiana per  promuovere  l’educazione per tutto l’arco della vita ivi compresa l’educazione ai consumi alimentari .

Per concludere ribadiamo la condivisione delle questioni affrontate in questo convegno sperando che gli atti non vadano solo ad arricchire il nostro patrimonio culturale ma siano utilizzate per un’azione informativa su tutto il territorio regionale .

Buon lavoro