Carissime/i,

nei giorni 13 e 14 di questo mese, nella stupenda cornice del Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti a Firenze, si è svolta l’ ottava edizione de “LA CITTA’ CHE APPRENDE” sul tema: CONOSCERE INSIEME,VIVERE IL CAMBIAMENTO. L’importante iniziativa dell’Auser Nazionale, che si svolge ogni due anni, costituisce un momento di riflessione sui temi di maggiore attualità e interesse. Essa quest’anno ha coinvolto  circa 350 persone della nostra Associazione, numerosi relatori  e importanti interventi di interlocutori istituzionali e sociali come  Susanna Camusso Segretario Generale CGIL,  Ivan Pedretti Segretario Generale SPI, Sara Funaro Assessore al Welfare del Comune di Firenze, Roberto Bernabei Presidente di Italia Longeva, Davide Faraone Sottosegretario MIUR, Pietro Barbieri Portavoce Nazionale Forum Terzo Settore, solo per citarne alcuni, e il nostro Presidente Nazionale Enzo Costa che ha concluso i lavori. Dopo i saluti delle autorità locali, Patrizia Mattioli della Presidenza Nazionale ha illustrato un’ampia ed articolata relazione sul diritto a continuare ad apprendere in ogni fase della vita, con particolare attenzione  agli ultrasessantacinquenni che oggi in Italia sono più di 13 milioni e che sono stati al centro di un’indagine conoscitiva da parte dell’Auser dal titolo “Indagine sui fabbisogni formativi degli over 65”. Nel corso delle due giornate di lavoro, sono stati consegnati ai Circoli e alle Università popolari, che ne avevano i requisiti  e presentata richiesta, i bollini verdi e blu. Noi ,come Auser Abruzzo, abbiamo contribuito alla manifestazione con un filmato sulle attività svolte dall’Auser di S. Giovanni Teatino, proiettato insieme ad altri durante la prima mattinata,  raccogliendo dati per l’indagine con i Circoli di Pescara e L’Aquila e aderendo, sempre con i circoli di Pescara e L’Aquila,

al progetto nazionale  “ Socialmente”, anticipo di rete per l’Apprendimento permanente. Tutti  i materiali sono o saranno inseriti nel sito dell’Auser nazionale.

Un caro saluto

Anna Maria Di Biase

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